Cosa provoca l’uretrite e come si previene?

Parliamo di uretrite, ovvero di infiammazione dell’uretra, il canale da cui fuoriescono le urine e, nel caso degli uomini, anche lo sperma. Questa infiammazione colpisce prevalentemente gli uomini a causa della maggiore lunghezza dell’uretra maschile (16-18cm) rispetto all’uretra femminile (3-5cm). Si accompagna spesso a dolore e bruciore, che si fa più intenso durante la minzione.

La causa di infiammazione uretrale può essere virale, batterica, fungina, iatrogena (provocata da farmaci) o traumatica.

Può essere di origine ascendente (ovvero dall’esterno, dovuta a patologie sessualmente trasmissibili) o discendente (dalla vescica, come nel caso delle cistiti).

In caso di uretrite ascendente il contagio sessuale e le abitudini di igiene intima rivestono un ruolo estremamente importante.

Negli uomini, poiché l’uretra è il tratto comune dell’apparato urinario e di quello genitale, la patologia è spesso associata a prostatite, i cui sintomi comprendono dolori della regione rettale, febbre, spossatezza, disturbi sessuali e difficoltà nell’urinare.

E per quanto riguarda l’infiammazione batterica?

I due batteri più comunemente responsabili dell’uretrite sono la “Neisseria gonorrhea”, con un periodo di incubazione di 2-5 giorni, e la “chlamydia trachomatis”, che presenta invece un periodo di incubazione di 7-14 giorni.

Pur essendo due batteri strutturalmente diversi, entrambe le infezioni possono coesistere nello stesso paziente.

In maniera simile, anche le infezioni fungine, quali la candida, possono provocare la patologia uretritica.

Come dicevamo, esistono anche cause non infettive, più comunemente riscontrate nella popolazione over 60, e si tratta di:

  • traumi (da cateterizzazione, da strumentario o da corpo estraneo);
  • menopausa (che riduce il trofismo tissutale dell’uretra per la riduzione dei livelli estrogenici);
  • il diabete (che facilita la colonizzazione batterica);
  • l’irritazione locale dell’area genitale dovuta a saponi, tessuti ed attività fisica/sudore.

 

Resta il fatto che i principali fattori di rischio per lo sviluppo di uretriti sono i rapporti sessuali non protetti e partner sessuali multipli.

La sintomatologia, piuttosto caratteristica, comprende principalmente prurito, secrezioni uretrali, bruciore minzionale e disuria (difficoltà ad urinare).

Se le uretriti gonococciche, più comuni negli uomini, si presentano con un tale corteo di sintomi, il 40% delle uretriti non gonococciche sono asintomatiche.

Nei casi più gravi, la patologia può presentarsi con febbre, dolore e gonfiore testicolare, dolore perineo-rettale.

Il trattamento e la gestione di questa infiammazione si basano sulla terapia antibiotica. Altrettanto importante, in un quadro generale di infezione delle vie urinare e di assunzione di farmaci, è bere molta acqua. L’idratazione, infatti, riduce e diluisce eventuali sostanze che favoriscono la proliferazione batterica. L’acqua Rocchetta svolge un’azione di vero e proprio “lavaggio” delle vie urinarie, poiché, grazie alla sua bassa concentrazione di sali e alla sua leggerezza, viene rapidamente convogliata nei reni favorendo la diuresi ed eliminando i batteri.

Esistono casi di uretrite legata all’assunzione di particolari cibi che, in soggetti predisposti, possono scatenare una sensazione simil allergica, caratterizzata da discomfort perineale con prurito e bruciore alla minzione, in un quadro clinico sovrapponibile alle prostatiti subacute.

In particolare, la caffeina, l’alcol e cibi piccanti sono tra i principali agenti alimentari a causare tale reazione.