È piuttosto comune che il colore delle urine cambi anche nel corso di una stessa giornata, basti notare che al risveglio l’urina è tendenzialmente scura, la mancata minzione durante le ore di sonno l’ha infatti resa più concentrata. Nel corso della giornata, con l’assunzione della giusta quantità di acqua, l’urina diventa più chiara e limpida, ad indicare un corretto stato di idratazione.
Questo ci dimostra che il colore delle urine è un indicatore del funzionamento dell’apparato urinario, per questo osservarlo può aiutarci a considerare eventuali patologie.
Attenzione però, non sempre il cambio di colore è motivo di allarme! Alimenti, farmaci o sforzi fisici possono influire sulla cromia delle urine.
Alimenti che colorano le urine.
I pigmenti presenti in alcuni alimenti possono variare colore e odore delle urine.
Un tono rossastro può essere dato dall’assunzione di
- rabarbaro
- barbabietola
- fichi d’India
- ribes
- mirtilli
- cavolo rosso
- melograno
Il carotene presente nelle carote e nella zucca, se assunto in grandi quantità, può dare alle urine un insolito colorito arancione.
Ben nota l’azione degli asparagi, che oltre a conferire un odore caratteristico, possono variare l’urina sul colore verde, così come avviene assumendo tè verde e spinaci.
Anche alcuni farmaci possono indurre un cambiamento nell’aspetto delle urine.
In tutti questi casi, dunque, non si renderà necessaria una visita medica.
Quando è utile rivolgersi al medico?
In presenza di urine scure, ematuria o schiuma, senza che questi possano essere ascrivibili a sforzi fisici, disidratazione o assunzione di alimenti particolari o nuovi farmaci, è bene contattare il proprio medico di base che, eventualmente, indicherà gli opportuni esami da svolgere.
Il colore e l’aspetto delle urine è fondamentale nel processo di diagnosi di possibili patologie dell’apparato urinario a carico di reni, ureteri, vescica e uretra. Ad esempio la presenza di sangue nelle urine (ematuria) può indicare che nella vescica è in corso un’infiammazione, oppure che ci sono dei calcoli renali. Anche vari gradi di torbidità possono segnalare la presenza di corpuscoli in sospensione o rivelare la presenza di batteri, lipidi, eritrociti o leucociti oppure di cambiamenti del pH.
Se le urine torbide si associano a dolore durante la minzione, febbre, debolezza, sudorazione, dolore addominale e odore forte, è probabile che sia in corso un’infezione delle vie urinarie.
Nel caso in cui le urine assumano un colore scuro e al contempo la pelle e gli occhi si colorino di giallo, si tratta probabilmente di una malattia a carico del fegato.
In questo articolo abbiamo approfondito i segnali che il colore delle urine può lanciare.
Quali esami fare in caso di alterazioni del colore delle urine?
L’esame chimico-fisico delle urine e l’urinocoltura sono fondamentali per individuare le possibili cause del cambio di colore.
L’esame delle urine è un esame semplice e non invasivo, utile a diagnosticare precocemente le patologie renali e urologiche.
Se l’esame chimico-fisico delle urine dovesse indicare la presenza di alterazioni, è opportuno richiedere una visita specialistica con un nefrologo o urologo per ulteriori accertamenti, come l’analisi microscopica del sedimento urinario, l’ecografia dell’apparato urinario ed esami del sangue specifici. In situazioni più severe può essere necessario lo svolgimento di esami di secondo livello (uro-TC o uroRMN) o la biopsia renale.
Per favorire il miglior funzionamento dell’apparato urinario e facilitare la funzione depurativa dei nostri reni è importante mantenere sempre un equilibrato bilancio idrico dell’organismo.
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