Medici e bugiardini ci hanno insegnato che i farmaci vanno assunti sempre con molta attenzione, appurando che non interagiscano fra di loro in caso se ne prendano più d’uno, in modo da non comprometterne l’efficacia o generare effetti indesiderati.
Tanto per cominciare vanno assunti con l’acqua e non con altre bevande, proprio perchè le molecole dell’acqua non interferiscono sull’assorbimento e sull’azione del farmaco.
Ma è anche utile sapere che bere molta acqua aiuta a raggiungere le ottimali concentrazioni dei farmaci usati per curare le malattie, comprese quelle della pelle, e ne permette la massima efficacia.
Per capire il ruolo importante svolto dall’acqua nel nostro organismo basta pensare che ben il 70% del peso corporeo totale è costituito da acqua. L’acqua corporea si distribuisce in due principali compartimenti: due terzi in ambiente intracellulare ed un terzo in ambiente extracellulare.
Il compartimento extracellulare è a sua volta suddiviso in due spazi: interstiziale (in cui si distribuisce il 75% dell’acqua extracellulare) ed il plasma (in cui si distribuisce il restante 25%).
Per questo tutte le sostanze assunte, come anche i farmaci, devono muoversi attraverso i diversi compartimenti acquosi che ne garantiscono la corretta distribuzione all’interno del nostro organismo.
In particolare, è il plasma a svolgere il ruolo principale. La concentrazione di un farmaco in un determinato tessuto dipende dal grado di perfusione del tessuto stesso e dalle caratteristiche fisico-chimiche del composto farmacologico.
Pertanto, affinché il farmaco possa esplicare la sua azione e raggiungere delle concentrazioni tissutali efficaci, è necessario garantire il mantenimento dell’equilibrio tra i diversi compartimenti idrici del nostro organismo mediante un adeguato apporto giornaliero di acqua.
Anche in ambito dermatologico, la capacità dei farmaci di raggiungere il loro organo bersaglio dipende dallo stato d’idratazione del nostro organismo; la cute, infatti, contiene una percentuale di acqua pari al 64% dei suoi costituenti.
Acqua Rocchetta, grazie alla sua bassa concentrazione di sali, entra rapidamente in circolo, penetrando negli spazi intracellulari, depurandoli da sali e detriti solubili.
Durante il suo percorso si carica di sodio e ripulisce l’organismo da scorie di origine metabolica. Questa azione di “lavaggio” comporta una diffusione di acqua all’interno dei tessuti e accelera il ricambio intra/extra cellulare, contribuendo a creare un ambiente favorevole al metabolismo delle cellule.