Non tutti i calcoli sono uguali, tuttavia per prevenirli è di grande importanza l’alimentazione, che deve essere povera di sodio e di proteine animali.
La nefrolitiasi (calcolosi urinaria) è una patologia con un alto indice di ricadute. Si stima che in Italia circa il 10% della popolazione abbia sofferto almeno una volta di calcoli. Questa malattia è in crescita a causa di una più elevata assunzione di proteine animali, fra i principali responsabili della formazione dei calcoli.
La presenza di formazioni solide nell’apparato urinario (calcoli) sono dovute alla precipitazione ed aggregazione di sostanze disciolte nelle urine.
I componenti più frequenti, che danno luogo ai calcoli, sono:
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- Calcio
- Ossalato
- Acido urico
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Seguire un’alimentazione corretta è il primo passo per prevenire i calcoli renali, poiché la composizione delle urine è direttamente correlata alla dieta.
Cosa fare in caso di calcoli di ossalato di calcio?
Occorre seguire una dieta a basso contenuto di sale, proteine animali e zuccheri e limitare o escludere dalla dieta i cibi ricchi di ossalati.
Quali sono gli alimenti ricchi di ossalato?
Ebbene, alcuni ne sono particolarmente ricchi:
- Spinaci
- Rabarbaro
- Bietola
- Broccoli
- Barbabietole rosse
- Nocciole
- Tè
- Cioccolato
- Frutti di bosco
Per assumerli è consigliabile abbinarli ad una fonte di calcio, che ne riduca l’assorbimento intestinale.
Quale abitudine alimentare aiuta a prevenire i calcoli?
In primo luogo, è bene ridurre al minimo il consumo di sale nella preparazione e nella cottura dei cibi, evitando di aggiungerne ai piatti in tavola.
Evitare poi i cibi trattati con sale, conservati in scatola, in salamoia, essiccati o affumicati e preferendo il pane sciapo ed i formaggi freschi, che sono meno ricchi di sale.
Cosa fare in caso di calcoli da acido urico?
Va stabilita una dieta con un apporto calorico controllato e una riduzione del quantitativo di purine, contenute soprattutto in prodotti di origine animale. I cibi che ne contengono elevate quantità, infatti, fanno aumentare l’escrezione urinaria di acido urico e tendono a rendere le urine più acide, favorendone la precipitazione.
Occorre limitare anche l’apporto di quota proteica ed evitare o ridurre frutti di mare, acciughe, sardine sott’olio, aringa, caviale, frattaglie, estratti e brodo di carne, cacciagione, carni rosse, dolcificanti e alcolici.
Per rendere le urine meno acide va incoraggiata l’assunzione di frutta e verdura (purché non sia molto zuccherina).
La dieta consigliata per chi soffre (o ha sofferto) di calcoli suggerisce l’assunzione di carboidrati integrali, che hanno un indice glicemico più basso e sono ricchi di fibre.
La frutta contiene potassio, citrati e magnesio che svolgono un’azione protettiva delle vie urinarie.
Qualsiasi sia il tipo di calcolo renale di cui si soffre, è sempre consigliato consumere 2-3 litri di acqua al giorno, poiché essa esercita un’azione preventiva della calcolosi renale, diluendo i sali escreti nelle urine impedendone l’aggregazione.
Un’acqua oligominerale naturale bicarbonata, non eccessivamente povera di calcio e a basso residuo fisso, come Acqua Rocchetta, facilita l’eliminazione di acido urico, che può concorrere alla formazione di calcoli renali.
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