Quando dimenticate di seguire le ben note regole per proteggere la pelle dal sole ecco che dovete fare i conti con le scottature solari, per questo pensiamo possa essere utile ricordarvi i consigli della SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattia Sessualmente Trasmesse).
Le regole per godere del sole coscienziosamente le conosciamo tutti: applicare regolarmente una protezione adeguata al proprio fototipo (in questo articolo avevamo riportato una facile guida per individuarlo) e non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata. Ma cosa fare se si è stati poco attenti e insorgono le scottature solari?
Eritema, scottatura e ustioni…quali sono le differenze?
- L’eritema è la scottatura solare più lieve; si tratta di un’infiammazione della pelle causata da un’errata esposizione ai raggi ultravioletti.
- La scottatura è una lesione degli strati superficiali della cute.
- L’ustione solare rappresenta il caso più grave, che può andare dal primo al secondo grado.
Quali sono i sintomi delle scottature solari?
In caso di eritema e scottatura, dovuti ad un’eccessiva esposizione al sole, si manifestano:
• Pelle rossa e calda
• Sensazione di bruciore
• Estrema sensibilità al tatto
• Lieve percezione di dolore nelle zone arrossate
In caso di ustione i sintomi sono simili a quelli dell’eritema, ma più intensi:
• Pelle di colore rosso-viola
• Leggero gonfiore a livello della cute arrossata
• Dolore nelle zone colpite
• Talvolta febbre e brividi di freddo
• Presenza di bolle molli e piene di liquido trasparente
Cosa fare in caso di scottature solari?
In caso di eritema è consigliabile fare una doccia con acqua fresca e applicare poi un prodotto contro le scottature solari. È anche bene evitare di stare al sole (nemmeno sotto l’ombrellone) per un paio di giorni.
In caso di ustione:
1. Non fate scoppiare le vesciche, perché le bolle rappresentano una medicazione per la cute. Formano un ambiente protetto, per nulla inquinato, dove il siero è essenziale per la formazione di nuovo tessuto cutaneo.
2. Se la bolla scoppia da sola, fate attenzione ad eliminare con cautela la pellicina sotto l’acqua corrente. Non applicate olio d’oliva o dentifricio, si tratta di leggende metropolitane da smentire. Meglio applicare una sostanza, spray, in garza o in crema antistaminica, in grado di proteggere la scottatura.
3. Bevete molta acqua, questo perché le cellule cutanee colpite dai raggi ultravioletti rispondono al calore perdendo acqua. Da qui la necessità di idratarsi e bere più acqua.
Le scottature solari nel tempo possono non solo aumentare il rischio di sviluppare macchie cutanee, ma anche di accelerare la formazione di rughe (foto-invecchiamento) e, a lungo andare, ripetute ustioni aumentano il rischio di sviluppare tumori della pelle, tra cui il melanoma.
Perciò fate attenzione a come vi esponete al sole e non dimenticare che anche in caso di giornate con cielo nuvoloso o coperto, i raggi infrarossi vengono in gran parte bloccati, riducendo la percezione del calore sulla pelle, mentre oltre l’80-90% dei raggi UV filtra attraverso le nuvole e raggiunge la superficie terrestre, rendendo inconsapevolmente vulnerabile a scottature chi affronta la giornata all’aperto senza un’adeguata fotoprotezione. Pertanto, durante le vacanze al mare o in montagna, proteggete la pelle con creme solari anche quando il sole è nascosto dalle nuvole.
Acqua Rocchetta, con i suoi oligoelementi, contribuisce, dall’interno, a preservare l’idratazione della pelle mantenendo integra la barriera cutanea che viene sottoposta a stress durante l’esposizione al sole.