Almeno il 10% delle donne sviluppa ogni anno infezioni delle vie urinarie, cerchiamo dunque di comprendere quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di questi disturbi e come intervenire per evitarli e per trattarli.
Come sono fatte le vie urinarie?
Facciamo un rapido ripasso di anatomia per comprendere meglio di cosa si sta parlando.
Gli ureteri sono i due dotti che collegano i reni alla vescica.
La vescica è il “serbatoio” che accumula l’urina prima della minzione.
L’uretra è il dotto tubulare che connette la vescica al meato urinario e permette, attraverso quest’ultimo, l’espulsione dell’urina.
Le infezioni delle vie urinarie vengono comunemente suddivise in 2 categorie:
• Infezione dell’alta via urinaria: reni, pelvirenale.
• Infezione della bassa via urinaria: vescica e uretra.
Si parla dunque di uretrite quando l’infezione urinaria è limitata all’uretra, di cistite quando il processo infettivo interessa la vescica, di ureterite quando l’infezione colpisce gli ureteri e di pielonefrite quando l’infezione riguarda uno dei reni.
Quali sono i sintomi delle infezioni urinarie?
Le infezioni dell’alta via urinaria possono essere caratterizzate da:
– dolore lombare
– febbre
– brividi
– nausea
– vomito
– urine torbide
Mentre le infezioni della bassa via urinaria sono:
– dolore pelvico
– urgenza e frequenza minzionale
– minzione dolorosa
– sangue nelle urine
– febbre
A causare le infezioni urinarie sono soprattutto i batteri, quali Escherichia coli, Proteus mirabilis e Klebsiella, ma anche funghi e miceti (come la candida).
Quali sono i fattori di rischio di infezioni urinarie?
L’anatomia femminile crea da sé una predisposizione a questo tipo di infezioni. Anche una scarsa (o non corretta) igiene intima personale può portare al proliferare di batteri.
In particolare ne soffrono le donne in età compresa tra i 16 e i 35 anni, mentre negli uomini le infezioni urinarie sono un fenomeno abbastanza raro fino ai 50-60 anni, dopodiché diventano più frequenti, quasi quanto nelle donne.
Per curare le infezioni delle vie urinarie l’antibiotico non è l’unica arma da utilizzare, è bene, infatti, intervenire sullo stile di vita e sull’alimentazione, per mantenere i batteri all’interno dell’intestino retto in un corretto equilibrio.
Come si diagnosticano le infezioni delle vie urinarie?
Si parte dall’analisi dei disturbi del paziente, per comprendere se urina in maniera irregolare, se ha perdite di urina, bruciori o altri sintomi che aiutino ad inquadrare la diagnosi, in caso di sospetta cistite o prostatite nell’uomo.
In questo articolo abbiamo parlato del ruolo della diuresi nella prevenzione della cistite, perché liberare la vescica è di estrema importanza per il benessere urologico e la prevenzione delle infezioni urinarie.
Per questo è consigliato bere ogni giorno circa 2 l di acqua, meglio se a basso contenuto di sali minerali come acqua Rocchetta.